Mussolini, tra serio e faceto

Il giorno giovedì 16 marzo 2017 alcune classi del Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna hanno assistito allo spettacolo “Gran Consiglio” di Tom Corradini. Lo spettacolo è ambientato il 24 luglio del 1943 a Palazzo Venezia a Roma, dove Mussolini si è rifugiato, mentre il Gran Consiglio del Fascismo stava tramando la sua espulsione dal governo.
L’attore ha scelto di rappresentare il momento di massima tensione e drammaticità del Duce, unita però a una spiccata ironia e senso dell’umorismo. Così, il protagonista ripercorre con un lungo monologo tutta la sua esistenza: dalle origini umili fino alla salita al potere, dal fiorire della dittatura fino alla sua caduta imminente.
La scenografia è povera ed essenziale, basata su pochi elementi, quali una sedia, un leggio con giornali d’epoca e un tendone sullo sfondo, che risalta la figura e i movimenti del protagonista. Per tutta la durata dello spettacolo è presente sempre lo stesso attore che si esprime con un lungo monologo, accompagnato da alcune registrazioni di cronache d’epoca e di alcuni suoni acustici. Nel suo discorso, Corradini cita l’incontro avvenuto tra Mussolini e Hitler a Roma, ironizzando e imitandone gli esagerati atteggiamenti. Perfino Churchill non viene risparmiato dalla maliziosa satira: infatti viene rappresentata la conversazione telefonica, e lo scambio di lettere, tra il Duce e il primo ministro britannico, delineandone una caricatura bonaria, moderata e pacifica.
Lo spettacolo vuole marcare in modo umoristico l’impulsiva ambizione di Mussolini nel voler realizzare una guerra parallela e l’assurdo desiderio di portare l’Italia a diventare una grande potenza mondiale. In realtà egli risulta sempre incapace e impreparato a guidare un paese schiacciato dalla miseria e dall’arretratezza. Così, sottomesso, ritorna sempre da Hitler a domandare aiuto.
Lo spettacolo è gradevolmente leggero e beffardo. Tom Corradini, pur essendo solo in scena è perfettamente capace di mantenere viva l’attenzione negli spettatori, strappandone anche qualche sorriso.

G.Linguanti e M.Matteuzzi, studenti Liceo Artistico \\\\\\\"Nervi-Severini\\\\\\\" di Ravenna Gran Consiglio_Mussolini